Una scaletta di 19 brani, a partire dagli esordi della collaborazione tra i due artisti fino all’ultimo tour del 2016 ‘Battiato e Alice’, cantati con una voce intensa e potente, che negli anni non ha perso il suo smalto, abbinata ad una presenza scenica che ha catturato gli spettatori fin dal primo istante. Così per ‘Luna indiana’, ‘E’ stato molto bello’, ed ‘Eri con me’. “Avevo chiesto a Franco una canzone mistica – ha detto Alice – riferendosi a quest’ultimo brano. Mi ha detto che aveva bisogno d’ispirazione, ma dopo tre giorni mi ha chiamato e me l’ha fatto ascoltare”. E ancora ‘L’animale’: “un ricordo speciale – ha dichiarato Alice – perché Battiato nel 2016 mi ha chiamato sul palco a cantarla per la prima volta”, e ‘Io chi sono’, “non solo una canzone, ma un’esperienza che Franco ci ha voluto donare per il nostro cammino evolutivo”.
Poi i brani più celebri scanditi dal ritmo degli applausi: Povera patria, Il vento caldo dell’estate, I treni di Touzer, cantata insieme a Battiato nel 1984 all’Eurovision Song Contest, fino a La cura. Dopo una lunga standing ovation, tre bis : Prospettiva Nevsky, la storica Per Elisa, vincitrice del Festival di Sanremo 1981 e L’era del cinghiale bianco