Questo intermezzo in un solo atto per tre cantanti e piccolo complesso da camera evoca la famiglia di Bach con i suoi numerosi talenti musicali, alla quale Nibbio, impresario in angustie, si rivolge per ordinare una nuova opera. Stili e citazioni musicali (non solo Bach, ma anche Bizet, Puccini, Bernstein…) si susseguono in brioso tumulto, con un’ouverture, spunti di danza e sezioni cantate a mo’ di recitativo accompagnato, arioso e quasi-aria. Una solenne citazione dall’attacco del Quinto Concerto Brandeburghese conclude l’azione. Commissionato nel 2000 dal Teatro dell’Opera di Roma al compositore Michele dall’Ongaro e al librettista Vincenzo De Vivo, il lavoro ha goduto di numerose riprese.
con sopratitoli in italiano
nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice
in apertura della serata
Johann Sebastian Bach
Schweigt stille, plaudert nicht BWV 211 (La cantata del caffè)
intermezzo
musica di Michele Dall’Ongaro
libretto di Vincenzo De Vivo
Orchestra da camera
del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia
direttore Giovanni Battista Rigon
regia Emanuele Gamba