Il ritorno a Itaca di Ulisse comincia con un naufragio. Eppure proprio quel mare senza approdo permetterà all’eroe di trovare se stesso prima che la sua isola. Anche noi, persi nel nostro mare di guai, ci sentiamo spesso naufraghi senza meta. Ma se proprio questa incertezza fosse la rotta?
Alessandro D’Avenia con Naufragare è salvezza: la nostra odissea quotidiana: lo scrittore e insegnante ci guida in un percorso capace di riportare la luce in un tempo pieno di ombre, per fare ognuno la nostra Itaca.
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Alessandro D’Avenia è scrittore, insegnante e sceneggiatore. Frequenta il Liceo Classico a Palermo, dove ha come insegnante di Religione padre Pino Puglisi, dal quale sarà profondamente influenzato (e alla cui figura dedicherà il suo romanzo Ciò che inferno non è). Laureato nel 2000 alla sapienza di Roma in Letteratura Greca, consegue il dottorato di ricerca in Lettere Classiche, e poi insegna Greco e Latino al Liceo. Il suo romanzo d’esordio è Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori, 2010), da cui viene tratto l’omonimo film prodotto da Rai Cinema, alla cui sceneggiatura partecipa in prima persona. Tra le altre pubblicazioni si ricordano: Cose che nessuno sa (Mondadori, 2011), Ciò che inferno non è (Mondadori, 2014) e L’appello (Mondadori, 2020). I suoi romanzi sono tradotti in più di venti paesi, e il 6 dicembre 2012 ha ricevuto il Premio Internazionale padre Pino Puglisi per «l’impegno mostrato a favore dei giovani».