PAOLO OLMI DIRIGE AL TEATRO MALIBRAN MUSICHE DI SCHUBERT, SALIERI E BEETHOVEN
Sabato 17 novembre 2007 alle ore 20.00 al Teatro Malibran l’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Paolo Olmi si esibirà in un programma dedicato ad Antonio Salieri e ai suoi due allievi Ludwig van Beethoven e Franz Schubert. Il concerto si aprirà con l’Ouverture dell’opera-melologo Die Zauberharfe D 644 di Schubert (1820), erroneamente nota come Ouverture del dramma Rosamunde (per cui il compositore scrisse le musiche di scena, senza ouverture, D 797). Seguiranno le 26 Variazioni sulla Follia di Spagna di Antonio Salieri, ultimo lavoro del sessantacinquenne maestro legnanese, composte nel 1815. La seconda parte sarà interamente dedicata alla Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven, eseguita a Vienna nel 1803. Il concerto è compreso nei progetti «La Fenice per la città », promosso in collaborazione con le Municipalità del Comune di Venezia e rivolto ai residenti nel comune, e «La Fenice per la provincia», promosso in collaborazione con la Provincia di Venezia e rivolto ai residenti nella provincia. Rappresentata a Vienna al Theater an der Wien nel 1820, Die Zauberharfe fu una sorta di opera-melologo in cui le voci parlate degli attori erano accompagnate dalla musica. Il testo è perduto, ma ci rimangono l’ouverture, sette cori, un entr’acte e sei grandi melologhi composti dal giovane Schubert, che fino al 1817 era andato regolarmente a lezione da Salieri. L’ouverture mostra i frutti di quell’insegnamento: forma alla francese (introduzione lenta e poi un movimento svelto in forma sonata) e scrittura trasparente, non senza qualche ingenua aspirazione a un eloquio alto, forbito. Il risultato è una pagina estroversa e leggera, di immediata cordialità .. Composte nel 1815, quando Salieri, pur restando uno dei personaggi chiave della musica viennese, aveva ormai drasticamente ridotto la sua attività creativa, le Variazioni per orchestra sulla Follia di Spagna sono una composizione misteriosa e di grande fascino. Basate su un soggetto musicale antico e molto diffuso fino alla metà del Settecento, la Follia, un ostinato in re minore derivato da un’antica danza portoghese, costituiscono il primo esempio di variazioni scritte per sola orchestra, e presentano una strumentazione di grande interesse e raffinatezza che prevede anche parti nettamente solistiche affidate all’arpa e al violino. La Seconda Sinfonia, i cui primi abbozzi risalgono al 1800, fu compiuta da Beethoven nel 1802, il tragico anno della sordità e del testamento di Heiligenstadt, e presentata al pubblico il 5 aprile 1803 al Teatro An der Wien sotto la direzione del trentatreenne autore. In essa il percorso dell’affrancamento dalla tradizione di Mozart e di Haydn è già iniziato: Beethoven esplora le possibilità del linguaggio sinfonico alla luce di una diversa energia, di una dialettica fra le parti che non è più decorazione ma struttura, intimamente collegata a quella della forma classica. PAOLO OLMI Ha studiato direzione d’orchestra a Roma con Massimo Pradella e Franco Ferrara. Dopo il debutto operistico nel 1986 al Teatro Comunale di Bologna, ha intrapreso una brillante carriera che lo ha portato ad esibirsi nelle maggiori sale da concerto e teatri d’opera del mondo. La sua passione per l’opera l’ha portato a dirigere molti lavori che formano oggi il nucleo principale del suo ampio repertorio. Ha inoltre diretto molti lavori corali sacri, compresi i Requiem di Verdi, Mozart e Fauré. Ha diretto presso le principali istituzioni musicali fra cui l’Opera di Roma, la Fenice di Venezia, Santa Cecilia a Roma, la Scala di Milano (nel 1987 con Rostropovich), la Bayerische Staatsoper di Monaco, la Deutsche Oper di Berlino, l’Opera di Chicago, il Teatro Real di Madrid, il Covent Garden di Londra, la Semperoper di Dresda, il Teatro Colón di Buenos Aires, il New National Theatre di Tokyo e i Berliner Philharmoniker. Nel 1998 ha diretto il concerto inaugurale del nuovo Teatro di Shanghai e recentemente è tornato in Cina per concerti a Pechino e Shanghai dove ha iniziato una serie di masterclass con la recentemente fondata China Youth Orchestra. È da anni impegnato nella diffusione della musica in tutti i continenti: ha diretto tournée a Cuba e ha portato per la prima volta un’opera in forma scenica in India, La traviata con l’Opera di Roma. Dal 2001 tiene ogni anno masterclass alla Guildhall School of Music and Drama di Londra. Fra le sue registrazioni vi sono l’integrale delle sinfonie di Mendelssohn con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma, Le nozze di Figaro all’Opera di Lione e un concerto in onore della Regina d’Olanda e dei suoi 25 anni di regno nel 2005 ad Amsterdam. Fra le sue interpretazioni più recenti segnaliamo le esecuzioni in forma di concerto dei Vespri siciliani, Jérusalem, Falstaff e Adriana Lecouvreur con la Radio Filharmonisch Orkest Holland al Concertgebouw di Amsterdam, rappresentazioni della Bohème e del Barbiere di Siviglia all’Opera di Nancy e dell’Elisir d’amore all’Opera di Bordeaux e concerti con la London Philharmonic Orchestra and Chorus a Londra e Roma con lo Stabat mater di Rossini. È stato recentemente nominato direttore musicale dell’Opéra National de Nancy, dove ha diretto concerti sinfonici e rappresentazioni di Andrea Chénier, Macbeth, La Cenerentola e Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny.
LA FENICE PER LA CITTà STAGIONE 2007/2008 €“ PROPOSTE AI RESIDENTI DEL COMUNE DI VENEZIA
La Fenice per la Città Stagione 2007/2008 – Proposte ai residenti del Comune di Venezia Dopo il successo dell’iniziativa 6 Concerti per la Città (marzo/aprile 2006) e La Fenice per la Città 2006/7, la Fondazione Teatro La Fenice in collaborazione con le Municipalità ed il Comune di Venezia ripropone ai residenti un articolato calendario di 22 appuntamenti (6 concerti sinfonici, 9 concerti di musica da camera, 6 opere ed un balletto) lungo tutta la Stagione 2007/2008 tra novembre 2007 e dicembre 2008. I concerti sinfonici articolano programmi del principale ciclo sinfonico 2007/8, il primo al Teatro Malibran, gli altri al Teatro La Fenice, sono sei, alle ore 20.00 il sabato e alle ore 17.00 la domenica: sabato 17 novembre 2007 direttore Paolo Olmi; domenica 16 marzo 2008 direttore Yuri Temirkanov; sabato 29 marzo direttore Andrey Boreyko; domenica 6 aprile direttore Eliahu Inbal; sabato 5 luglio James Conlon e infine sabato 12 luglio direttore Eliahu Inbal. Nove sono i concerti da camera, tutti il lunedì alle ore 20.00, organizzati in collaborazione con la Società Veneziana di Concerti: il 12 novembre 2007 Leonidas Kavakos e Dénes Várjon; il 26 novembre il Wiener Kammerensemble; il 10 dicembre il Quartetto Borodin e Mario Brunello al violoncello; il 7 gennaio 2008 Angela Hewitt al pianoforte; il 28 gennaio concerto di Lieder del baritono Matthias Goerne con il pianista Eric Schneider; il 3 marzo Andrea Lucchesini (pianoforte), Mario Brunello (violoncello), Marco Rizzi (violino), Alessio Allegrini (corno) e Jörg Widmann (clarinetto); il 21 aprile il pianista Paul Lewis; il 12 maggio Sara Mingardo (mezzosoprano), Maurizio Valmarana (violino) e Ilario Gastaldello (viola) con la Camerata Marciana; il Trio Mondrian concluderà il ciclo il 26 maggio. Le sei opere in programma, tre in recita alle ore 19.00 e tre in prova generale aperta alle ore 15.30, saranno: martedì 5 febbraio 2008 ore 19.00 La rondine di Puccini; giovedì 17 aprile ore 15.30 (prova aperta) Il barbiere di Siviglia di Rossini; giovedì 24 luglio ore 20.00 La leggenda del serpente bianco, opera cinese di Zhu Shaoyu, prima rappresentazione assoluta in coproduzione con il Gran Teatro Nazionale di Pechino; venerdì 12 settembre ore 15.00 (prova aperta) Boris Godunov di Musorgskij; giovedì 16 ottobre ore 19.00 La virtù de’ strali d’Amore di Cavalli; il dittico Von heute auf morgen di Schoenberg e Pagliacci di Leoncavallo, data da definire. Le sei opere andranno in scena tutte al Teatro La Fenice salvo una, Le virtù de’ strali d’Amore, al Teatro Malibran. La proposta della Fenice per la città comprenderà infine uno spettacolo di balletto: Juncá della Compañia Mercedes Ruiz, Premio della critica al Festival Flamenco di Jerez 2007, in scena al Teatro Malibran venerdì 1 febbraio 2008 alle ore 20.00. L’organizzazione ha visto realizzato un incontro tra il Teatro La Fenice e i rappresentati di tutte le Municipalità del Comune di Venezia, nel corso del quale è stato presentato il progetto Fenice per la Città 2007/8 e sono state illustrate le modalità di acquisto dei biglietti. I residenti del comune di Venezia, avranno la possibilità di acquistare i biglietti (posto unico numerato) , fino all’esaurimento dei posti messi a disposizione per l’iniziativa, per i concerti sinfonici, dal 29 ottobre quelli dei concerti da camera, dal 7 gennaio 2008 quelli delle preime tre opre e del balletto e dal 3 giungo2008 quelli per le ultime tre oprein programma. Il costo dei biglietti è di 10€ per il singolo concerto, 20 € per l’opera e 15€ per il balletto, altre riduzioni sono riservate a studenti fino a 26 anni, anziani oltre i 60 anni, gruppi famigliari (minimo 3 persone dei quali un minore) o gruppi organizzati di almeno 10 persone. Un’ulteriore opportunità per meglio accedere ai concerti sarà data dalla possibilità di ritirare presso le sei Municipalità del Comune di Venezia (Venezia-Murano-Burano, Lido-Pellestrina, Mestre-Carpenedo, Marghera, Chirignago-Zelarino e Favaro Veneto) un tagliando di prelazione per un posto privilegiato di platea, palco, galleria e loggione centrale (fino ad esaurimento dei posti riservati), da utilizzare in biglietteria al momento dell’acquisto del biglietto. Le biglietterie abilitate alla vendita dei biglietti a riduzione sono tre: quella del Teatro La Fenice (in Campo S. Fantin, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.30), la biglietteria Hello Venezia di Piazzale Roma (aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30) e la biglietteria del Centro Vesta di Via Cappuccina a Mestre (aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 e il sabato dalle 8.30 alle 13.00). Sarà sufficiente presentarsi muniti di una carta d’identità che testimoni la residenza (per la riduzione famiglie servirà anche un’autocertificazione di appartenenza al medesimo nucleo familiare; per la riduzione gruppi sarà invece necessario prenotarsi preventivamente via fax allo 041 786580 o via e-mail a [email protected]).
ERCOLE SUL TERMODONTE E BAJAZET DI ANTONIO VIVALDI
Prosegue anche nel 2007 la collaborazione della Fondazione Teatro La Fenice con l’orchestra barocca Europa Galante diretta da Fabio Biondi, iniziata nella stagione 2005-2006 con La Didone di Cavalli. Dal 4 al 14 ottobre 2007 l’orchestra sarà infatti ospite del Teatro Malibran per due produzioni vivaldiane: Ercole sul Termodonte, dramma per musica in tre atti su libretto di Antonio Salvi in prima rappresentazione integrale in tempi moderni, e Bajazet, tragedia per musica in tre atti su libretto di Agostino Piovene. Le due opere, presentate nell’ambito della Stagione lirica 2007, andranno in scena a giorni alterni per un totale di cinque rappresentazioni in abbonamento e tre fuori abbonamento: Ercole sul Termodonte giovedì 4 alle ore 19.00 (turno A), sabato 6 alle 15.30 (turno C), giovedì 11 alle 19.00 (turno D) e sabato 13 alle 15.30 (fuori abbonamento), Bajazet venerdì 5 alle 19.00 (turno E), domenica 7 alle 15.30 (turno B), venerdì 12 alle 19.00 e domenica 14 alle 15.30 (fuori abbonamento). L’allestimento dei due lavori, in forma scenica per Ercole, in forma semiscenica per Bajazet, è affidato al laboratorio integrato di regia, scenografia e costume della Facoltà di Design e Arti dello IUAV di Venezia, con la collaborazione artistica della Fondazione Teatro Due di Parma. Il cast di Ercole sul Termodonte sarà formato da Romina Basso, Roberta Invernizzi, Emanuela Galli e Stefanie Irányi nei ruoli delle quattro Amazzoni Antiope, Ippolita, Orizia e Martesia, e da Carlo Allemano, Jordi Domènech, Laura Polverelli e Mark Milhofer in quelli dei quattro eroi greci Ercole, Teseo, Alceste e Telamone. Bajazet vedrà impegnati Daniela Barcellona nel ruolo di Tamerlano, Christian Senn in quello di Bajazet, Marina De Liso in quello di Asteria, Lucia Cirillo di Andronico, Vivica Genaux di Irene e Maria Grazia Schiavo in quello di Idaspe. La partitura di Ercole sul Termodonte (Roma, Teatro Capranica, 1723) è andata smarrita nella sua interezza ed è stata di recente ricostruita in seguito a complesse ricerche archivistiche. Essa appartiene alla maturità di Antonio Vivaldi, negli anni ’20 ormai conteso anche da teatri non veneziani. Prodotta poco prima dell’affermazione sulle scene italiane di Pietro Metastasio (Didone abbandonata, 1724), riflette gusti ancora non ‘normalizzati’, per certi versi eccentrici rispetto alle scelte in seguito dominanti. Va inoltre ricordato che a Roma non erano allora ammesse cantanti in scena, per cui il cast originale fu interamente maschile: visto l’argomento dell’opera (la lotta tra Ercole e le Amazzoni), per il pubblico doveva essere un’esperienza particolarmente gustosa ammirare avvenenti guerriere tutte di sesso maschile. Il titolo fa riferimento alla nona delle dodici fatiche di Ercole, la conquista delle armi della regina delle Amazzoni. Ercole con gli eroi Teseo, Telamone e Alceste giungono presso il fiume Termodonte ove risiedono le Amazzoni e si scontrano con la regina Antiope, le sue sorelle Ippolita e Orizia e la figlia Martesia. I fronti avversi tendono però presto a confondersi: Teseo salva galantemente Ippolita da un orso; la giovane e ingenua Martesia, fatta prigioniera, è corteggiata dai greci Telamone ed Alceste, che tentano di spiegarle i principi dell’amore monogamico occidentale. Continuano invece a guerreggiare Antiope, che presidia la città amazzone di Temiscira, e Orizia che incendia le navi greche. Al termine delle drammatiche scene finali interviene la dea Diana, che istituisce due nuove coppie (Teseo-Ippolita, Alceste-Martesia) e decreta la fine delle ostilità . Il libretto di Antonio Salvi, già rappresentato a Reggio Emilia nel 1718 con il titolo Le Amazzoni vinte da Ercole, fu rimaneggiato per l’occasione romana e l’opera ebbe un tale successo che i proprietari del Capranica commissionarono a Vivaldi, per l’anno successivo, un atto del Tigrane e Il Giustino. Nel 1735 la stella teatrale di Antonio Vivaldi era minacciata a Venezia da musicisti più giovani come Hasse, Leo, Giacomelli e dal nuovo stile di canto proveniente da Napoli. Il Prete rosso aveva dunque cercato di estendere la sua attività in poli periferici come Mantova, Ferrara e Verona. Proprio da Verona gli giunse la commissione di una nuova opera per il carnevale 1735: Bajazet, su libretto di Agostino Piovene tratto dalla tragedia Tamerlan ou La mort de Bajazet di Pradon (1675), già musicato da Francesco Gasparini nel 1711. Il libretto si basava sulla lotta storicamente documentata tra il condottiero ottomano Bayazid I e il nomade mongolo Timur Lenk, famoso per la sua efferatezza. Una feroce battaglia nei pressi di Ankara il 28 luglio 1402 determinò la sconfitta di Bayazid, umiliato e ucciso dal vincitore o morto suicida poco dopo. L’azione dell’opera si svolge a Bursa, capitale del sultano ottomano sconfitto, dopo la cattura di Bajazet da parte di Tamerlano. Questi, pur avendo stabilito patti nuziali con Irene, principessa di Trebisonda, è innamorato della fiera figlia di Bajazet, Asteria. Un principe greco alle dipendenze di Tamerlano, Andronico, è anch’egli invaghito di Asteria, che ricambia il suo amore. Benché Bajazet respinga con sdegno l’ipotesi di un matrimonio tra la figlia e l’odiato Tamerlano, Asteria finge di assecondare il progetto per poter assassinare il nemico, ma il suo piano è infine sventato da Irene, giunta in città sotto falso nome. Riconoscente, Tamerlano acconsente a sposare Irene e commosso dalla notizia del suicidio di Bajazet permette le nozze tra Asteria e Andronico. Per realizzare musicalmente il libretto, Vivaldi ricorse alla forma del pasticcio, attribuendo ai personaggi ‘positivi’ (Bajazet, Asteria, Idaspe) arie da lui stesso composte, e ai rappresentanti dell’oppressione egemone (Tamerlano, Andronico, Irene) in prevalenza arie di stampo napoletano di Hasse, Giacomelli e Riccardo Broschi.
ERCOLE SUL TERMODONTE DI ANTONIO VIVALDI
Prosegue anche nel 2007 la collaborazione del Teatro La Fenice con l’orchestra barocca Europa Galante diretta da Fabio Biondi, iniziata nella stagione 2005-2006 con La Didone di Cavalli. Il 5, 7, 12 e 14 ottobre 2007 l’orchestra sarà ospite del Teatro Malibran per l’ottavo appuntamento della Stagione lirica che prevede la prima rappresentazione integrale in tempi moderni di un dramma per musica di rara esecuzione di Antonio Vivaldi: Ercole sul Termodonte, sedicesima delle quarantotto opere del compositore veneziano. L’allestimento dello spettacolo è affidato al laboratorio integrato di regia, scenografia e costume della Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia. Fra gli interpreti, Romina basso (Antiope) Emanuela Galli (Orizia), Carlo Allemano (Ercole), L( Teseo) e Mark Milhofer (Telamone). La partitura di Ercole sul Termodonte (Roma, Teatro Capranica, carnevale 1723), è andata smarrita nella sua interezza ed è stata di recente ricostruita in seguito a complesse ricerche archivistiche. Essa appartiene alla maturità di Antonio Vivaldi (Venezia 1678 - Vienna 1741), ormai conteso anche da istituzioni teatrali non veneziane. Si tratta inoltre di un’opera prodotta poco prima dell’affermazione sulle scene italiane di Pietro Metastasio (Didone abbandonata, 1724) e che dunque riflette gusti ancora non ‘normalizzati’, per certi versi eccentrici rispetto alle scelte in seguito dominanti. Va poi ricordato che a Roma non erano allora ammesse cantanti in scena, per cui il cast originale fu interamente maschile: visto l’argomento dell’opera (la lotta tra Ercole e le Amazzoni), per il pubblico doveva essere un’esperienza particolarmente gustosa ammirare avvenenti guerriere tutte di sesso maschile. Altro elemento di spicco è l’inusuale abbondanza di ‘musica in scena’, ovvero di gesti musicali ipoteticamente compiuti sul palcoscenico: l’opera è aperta da un coro formato da una «schiera di Amazzoni cacciatrici con corni e cani da caccia» e il primo atto si conclude con un «abbattimento sul ponte a suono di trombe, timpani e di tamburi». Il titolo, Ercole sul Termodonte, fa riferimento alla nona delle dodici fatiche di Ercole, da lui compiute per ordine del re di Micene Euristeo, cioè la conquista delle armi della regina delle Amazzoni. Ercole con gli eroi Teseo, Telamone e Alceste giungono in spedizione presso il fiume Termodonte ove risiedono le Amazzoni e perciò si scontrano con la regina Antiope, le sue sorelle Ippolita e Orizia e la figlia Martesia. I fronti avversi tendono però presto a confondersi: Teseo salva galantemente Ippolita da un orso, ricevendo la sua amorosa ammirazione; la giovane e ingenua Martesia, fatta prigioniera, è corteggiata dai greci Telamone ed Alceste, che tentano di spiegarle i principi dell’amore monogamico occidentale. Continuano invece a guerreggiare Antiope, che presidia la città amazzone di Temiscira, ed Orizia che incendia le navi greche. Al termine delle drammatiche scene finali, interviene la dea Diana, la quale istituisce due nuove coppie (Teseo-Ippolita, Alceste-Martesia) e decreta la fine delle ostilità . Il libretto di Giacomo Francesco Bussani, già rappresentato nel 1678 al teatro di San Salvatore di Venezia, fu rimaneggiato per l’occasione romana e nel complesso l’opera dovette avere buon successo. Pier Leone Ghezzi, famoso ritrattista, volle infatti disegnare non solo Vivaldi, ma anche uno dei cantanti principali, il castrato Farfallino, interprete di Ippolita. Inoltre i proprietari del Capranica dovettero apprezzare il prodotto fornito da Vivaldi dato che gli rinnovarono l’incarico per l’anno successivo commissionandogli un atto della prima opera, Tigrane, e il Giustino.
SIGNOR GOLDONI, OPERA CONTEMPORANEA DI LUCA MOSCA, IN PRIMA ASSOLUTA AL TEATRO LA FENICE
Venerdì 21 settembre 2007 alle ore 19.00, settimo appuntamento della Stagione lirica 2007, andrà in scena al Teatro La Fenice la prima rappresentazione assoluta di Signor Goldoni, un nuovo «dramma giocoso in due atti» ispirato al mondo immaginario del grande commediografo veneziano, che la Fondazione Teatro La Fenice ha commissionato al compositore Luca Mosca su un libretto in lingua inglese di Gianluigi Melega. Lo spettacolo è prodotto in collaborazione con la Regione del Veneto nell’ambito delle celebrazioni del terzo centenario della nascita di Carlo Goldoni. Il direttore e compositore torinese Andrea Molino dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice; Davide Livermore firmerà la regia, Santi Centineo le scene, Giusy Giustino i costumi. Gli effetti di magia saranno realizzati con la consulenza del mago Alexander. Otto i personaggi, interpretati dai soprani Barbara Hannigan (Despina) e Alda Caiello (l’anzolo Rafael), dal mezzosoprano Cristina Zavalloni (Mirandolina), dal contralto Sara Mingardo (Desdemona), dal tenore Michael Bennett (Arlecchino), dai baritoni Chris Ziegler (Giorgio Baffo) e Roberto Abbondanza (Carlo Goldoni) e dal basso Michael Leibundgut (Othello). Oltre alla prima del 21 settembre (turno A), trasmessa in diretta da Radio3 Rai, vi saranno quattro repliche: domenica 23 alle ore 15.30 (turno B), martedì 25 alle 19.00 (turno D), giovedì 27 alle 19.00 (turno E) e sabato 29 alle 15.30 (turno C). Con Signor Goldoni la Fenice rinnova una sua storica, fondamentale scelta: quella di produrre e presentare opere liriche nuove di autori contemporanei, scelta che, nell’arco di due secoli, l’ha portata a proporre al pubblico uno straordinario ventaglio di titoli, da Semiramide e Tancredi di Rossini a Rigoletto e La traviata di Verdi, a The Turn of the Screw di Britten, a The Rake’s Progress di Stravinskij. Signor Goldoni è stata commissionata dalla Fondazione Teatro La Fenice al librettista Gianluigi Melega e al compositore Luca Mosca in occasione del terzo centenario della nascita di Carlo Goldoni. È un dramma giocoso in due atti per otto solisti, coro e orchestra. Melega e Mosca, come un tempo Goldoni, vivono e lavorano a Venezia. Come con Goldoni, che negli ultimi vent’anni di vita aveva scelto di scrivere in francese, il testo originale su cui i due autori hanno lavorato è in inglese (con sopratitoli elettronici in italiano). È una scelta che vuole aprire la fruizione dell’opera al più vasto pubblico possibile, e che gli autori hanno già sperimentato alla Fenice nel 2006, quando hanno presentato la cantata per coro e orchestra Down by the Delta. Il soggetto si apre con la decisione celeste di concedere a Carlo Goldoni il ritorno di una notte a Venezia. Per meglio confondersi tra la folla, Goldoni, accompagnato dall’anzolo Rafael e dal suo contemporaneo poeta-rivale Giorgio Baffo, sceglierà di arrivare a un ballo in maschera di Carnevale, con tema «Shakespeare e Venezia». Tra gli ospiti mascherati ci sono Arlecchino, Mirandolina, Despina, Othello e Desdemona. Tra beffe, sfide, travestimenti, innamoramenti, duelli e agnizioni la notte compie il suo corso di nostalgia, fino allo spuntar dell’alba.
STAGIONE 2007-2008 STAGIONE LIRICA, DANZA, SINFONICA, PROGETTI SPECIALI, COLLABORAZIONI
Il Teatro La Fenice ha presentato la Stagione 2007-2008 che propone dieci opere: La rondine di Puccini, Elektra di Strauss, Il barbiere di Siviglia di Rossini, Tosca di Puccini, Morte a Venezia di Britten, Boris Godunov di Musorgskij, La virtù de’ strali d’amore di Cavalli, Nabucco di Verdi e il dittico Dall'oggi al domani di Schoenberg con Pagliacci di Leoncavallo. Due i balletti: Il lago dei cigni con la compagnia del Mariinskij e lo spettacolo di flamenco Juncá. Roberto Abbado dirigerà il Concerto di Capodanno trasmesso in diretta da RaiUno; quindici i concerti sinfonici con direttori quali Inbal, Chung, Temirkanov, Tate, Masur, Conlon. Tra i progetti speciali figurano i Concerti per la Città , La Fenice per la Provincia, a Mestre ed in Regione, il Concerto di Natale in Basilica di San Marco, il Carnevale della Fenice con la riproposta del Gran ballo della Cavalchina, il Premio Venezia della Fondazione Amici della Fenice, la collaborazione con il teatro Stabile del Veneto, la rassegna internazionale di Accademie di canto, la stagione da camera in collaborazione con la Società Veneziana di Concerti, il progetto di promozione con IBM. La stagione è stata presentata oggi a Venezia dal Sovrintendente Giampaolo Vianello, dal Direttore Artistico Fortunato Ortombina e dal Presidente della Fondazione il Sindaco Massimo Cacciari. La Stagione lirica 2008 del Teatro La Fenice si aprirà sabato 26 gennaio con La rondine di Giacomo Puccini. Regia di Graham Vick, scene di Peter J. Davison, costumi di Sue Willmington. Coreografia di Ron Howell. Nuovo allestimento della Fondazione Teatro La Fenice in coproduzione con il Teatro Verdi di Trieste. Direttore Carlo Rizzi. Interpreti principali Fiorenza Cedolins, Sandra Pastrana, Oriana Kurteshi, Arturo Chacón-Cruz e Mark Milhofer. Sei repliche il 27, 29, 30, 31 gennaio e il 3 e 5 febbraio. Elektra di Richard Strauss su libretto di Hugo von Hofmannsthal andrà in scena il 28 febbraio con repliche il 2, 5, 8 e 11 marzo 2008. Direttore Eliahu Inbal, interpreti principali Mette Ejsing, Gabriele Schnaut, Brigitte Pinter, Inga Nielsen, Kurt Azesberger e Peter Edelmann. Regia di Klaus Michael Grüber, scene e costumi di Anselm Kiefer. Allestimento del Teatro San Carlo di Napoli, Premio Abbiati 2004. Venerdì 18 aprile 2008, con repliche il 19, 20, 22, 23, 24, 26 e 27, andrà in scena Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Direttore Antonino Fogliani. Fra gli interpreti Francesco Meli, Bruno De Simone, Elia Fabbian, Rinat Shaham, Roberto Frontali e Christian Senn. Regia di Bepi Morassi, scene e costumi di Lauro Crisman. Allestimento della Fondazione Teatro La Fenice. Quarto appuntamento con la Stagione lirica, Tosca di Giacomo Puccini in scena venerdì 23 maggio con repliche il 24, 25, 27, 28, 29, 30 e 31. Direttore Daniele Callegari. Interpreti principali Daniela Dessì, Walter Fraccaro, Fabio Armiliato e Carlo Guelfi. Regia di Robert Carsen, scene e costumi di Anthony Ward. Allestimento della Staatsoper di Amburgo. Dal 20 giugno 2008, con repliche il 22, 25, 27 e 29, andrà in scena Death in Venice di Benjamin Britten, su libretto di Myfanwy Piper da Thomas Mann. Direttore Bruno Bartoletti. Interpreti principali Marlin Miller e Scott Hendricks. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, coreografia di Gheorghe Iancu. Allestimento del Teatro Carlo Felice di Genova, Premio Abbiati 2000. Boris Godunov di Modest Musorgskij (versione Å ostakoviÄ) andrà in scena domenica 14 settembre 2008, con repliche il 16, 18, 20 e 23. Direttore Eliahu Inbal, interpreti principali Ferruccio Furlanetto, Francesca Sassu, Ayk Martirossian, Ian Storey e Francesca Franci. Regia di Eimuntas Nekrosius, scene di Marius Nekrosius, costumi di Nadezda Gultyaeva. Allestimento del Maggio Musicale Fiorentino, Premio Abbiati 2006. Proseguirà anche nel 2008 la collaborazione con Fabio Biondi e l’orchestra Europa Galante: il 10 ottobre 2008, con repliche il 12, 14 e 16, andrà in scena al Teatro Malibran La virtù de’ strali d’amore di Francesco Cavalli, in prima rappresentazione italiana in tempi moderni. Interpreti principali Cristiana Arcari, Roberta Invernizzi, Gemma Bertagnolli, Lucia Cirillo, Monica Piccinini, Roberto Abbondanza e Gian Luca Zoccatelli. Nuovo allestimento a cura del laboratorio integrato di regia, scenografia e costume della Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia. Nona opera in programma sarà Nabucco di Giuseppe Verdi, in scena al Teatro La Fenice da domenica 19 ottobre 2008. Direttore Renato Palumbo. Fra gli interpreti Leo Nucci, Alberto Gazale, Silvio Zanon, Roberto De Biasio, Ferruccio Furlanetto e Paoletta Marrocu. Regia di Günter Krämer, scene di Petra Buchholz e Manfred Voss, costumi di Falk Bauer. Allestimento della Staatsoper di Vienna. Sette repliche, il 21, 22, 24, 25, 26, 28 e 29 ottobre. Ultimo appuntamento della Stagione lirica, in scena da venerdì 12 dicembre 2008, sarà un dittico composto da Von heute auf morgen di Arnold Schoenberg e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Direttore Eliahu Inbal. Fra gli interpreti, Piero Giuliacci, Lado Ataneli e Luca Casalin. Regia di Andreas Homoki, scene di Frank Philipp Schloessmann. Nuovo allestimento della Fondazione Teatro La Fenice. Repliche il 14, 16, 18 e 20 dicembre. La stagione comprenderà due appuntamenti con la danza: la CompañÃa Mercedes Ruiz con Juncá, Premio della critica al Festival di Jerez 2007, in scena al Teatro Malibran il 30 e 31 gennaio e l’1, 2 e 3 febbraio, e il Teatro Mariinskij (ex Kirov) di San Pietroburgo con Il lago dei cigni di Pëtr Il’iÄ ÄŒajkovskij al Teatro La Fenice dal 5 al 9 novembre 2008, nella classica coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov rivista da Konstantin Sergeev. Nell’ambito di una nuova collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto sarà compreso nella Stagione lirica lo spettacolo Sola me ne vo con Mariangela Melato, in scena al Teatro Malibran mercoledì 16 gennaio 2008 con repliche il 17, 18, 19 e 20. La Stagione sinfonica 2007-2008 comprenderà 15 concerti articolati intorno a due idee principali: l’integrale delle nove sinfonie di Beethoven e un approfondimento del grande repertorio sinfonico tedesco a cavallo fra Otto e Novecento, da Mendelssohn, Wagner, Brahms e Bruckner a Mahler, Strauss e Schoenberg. Eliahu Inbal, nuovo direttore musicale della Fondazione Teatro La Fenice, dirigerà cinque delle nove sinfonie di Beethoven e, all’interno di un ciclo iniziato lo scorso anno con la Prima, due sinfonie di Mahler: la Terza e la Quinta. I Wesendonck-Lieder diretti da Inbal, l’Ouverture del Rienzi diretta da Dmitrij Kitajenko e i brani della Götterdämmerung diretti da Jeffrey Tate costituiranno in collaborazione con l’Associazione Richard Wagner di Venezia il contributo della stagione 2007-2008 nel 125° anniversario della morte del compositore tedesco, in attesa del completamento, nel corso delle prossime stagioni, dell’integrale del Ring iniziata nel 2006. La Settima Sinfonia di Bruckner sarà diretta da Myung-Whun Chung mentre Kurt Masur proseguirà con la Quinta Sinfonia e con tre ouvertures il ciclo Mendelssohn iniziato nell’aprile del 2006; con la Sinfonia n. 11 diretta da Dmitrij Kitajenko e con il Secondo Concerto per violoncello e orchestra (solista Mario Brunello) diretto da Yuri Temirkanov continuerà il ciclo Å ostakoviÄ iniziato nel 2005. In preparazione al Boris Godunov (versione Å ostakoviÄ) in programma in settembre all’interno della Stagione lirica, Andrey Boreyko dirigerà un concerto dedicato a musiche di Musorgskij e Å ostakoviÄ ispirate alla storia russa. Sul podio dell’Orchestra del Teatro La Fenice si alterneranno direttori di grande valore: oltre a Eliahu Inbal, torneranno a Venezia Ottavio Dantone, Myung-Whun Chung, Dmitrij Kitajenko, Yuri Temirkanov, Andrey Boreyko, Jeffrey Tate e Kurt Masur. Debutteranno alla Fenice Yutaka Sado e James Conlon. Fra i progetti speciali, il concerto di Alfred Brendel in occasione del conferimento del Premio Una vita nella musica il 28 settembre 2007; la XXIV edizione del Premio Venezia, concorso pianistico nazionale organizzato in collaborazione con la Fondazione Amici della Fenice dal 20 al 25 novembre 2007; il Concerto di Natale diretto da Ottavio Dantone in Basilica di San Marco il 20 dicembre 2007 in collaborazione con la Procuratoria di San Marco; un concerto sinfonico straordinario con la Settima Sinfonia di Anton Bruckner diretta da Myung-Whun Chung al Teatro La Fenice il 21 dicembre 2007; il Concerto di Capodanno diretto da Roberto Abbado in collaborazione con Rai Uno, Rai Trade e Arte (solisti Barbara Frittoli, Marcello Giordani e Ferruccio Furlanetto); gli spettacoli per il Carnevale (dal 26 gennaio al 5 febbraio 2008) che comprenderanno un’opera (La rondine di Giacomo Puccini), uno spettacolo di danza (Juncá della Compañia Mercedes Ruiz) e il gran ballo in maschera della Cavalchina il sabato grasso; i Concerti in Conservatorio; la rassegna «Giovani voci in Europa» con i migliori allievi delle principali accademie di canto europee dal 7 aprile all’8 giugno 2008. Proseguiranno inoltre per tutta la stagione le iniziative «La Fenice per la città » (6 concerti sinfonici, 9 concerti da camera, 6 opere e un balletto a prezzo ridotto per i residenti nel comune di Venezia) e «La Fenice per la provincia» (11 concerti sinfonici, 6 opere e un balletto a prezzo ridotto per i residenti nella provincia di Venezia) organizzate in collaborazione con le Municipalità del Comune di Venezia e con la Provincia di Venezia. Il programma 2007-2008 sarà completato da alcune importanti collaborazioni: quella con la Società Veneziana di Concerti per la Stagione di musica da camera, con 15 concerti al Teatro La Fenice; la collaborazione con gli Amici della musica di Mestre per due concerti sinfonici dell’Orchestra del Teatro La Fenice diretti da Eliahu Inbal il 9 marzo 2008 al Teatro Toniolo e da Kurt Masur il 17 maggio al Teatro La Fenice; quella con la Fondazione Amici della Fenice per i consueti Incontri con l’opera e con il balletto in preparazione delle opere in cartellone; quella con Radio3 Rai per la trasmissione in diretta o in differita delle opere e dei concerti della stagione.
STAGIONE SINFONICA 2007-2008
La Stagione sinfonica 2007-2008 comprenderà 14 concerti in abbonamento e uno fuori abbonamento articolati intorno a due linee guida: l’integrale delle nove sinfonie di Beethoven, affidate a direttori quali Eliahu Inbal, Yuri Temirkanov, James Conlon e Yutaka Sado, e un approfondimento del grande repertorio sinfonico tedesco a cavallo fra Otto e Novecento, da Mendelssohn, Wagner, Brahms e Bruckner a Mahler, Strauss e Schoenberg. Particolarmente evidente è l’impronta data alla stagione dal nuovo direttore musicale della Fondazione Teatro La Fenice, Eliahu Inbal, protagonista di cinque delle nove sinfonie di Beethoven – fra cui la Nona, che il 3 novembre inaugurerà la stagione – e di un ciclo Mahler che, iniziato lo scorso anno con la Prima Sinfonia, prosegue quest’anno con la Terza e la Quinta e culminerà nella stagione 2010-11 in una nuova integrale (a 25 anni da quella del 1984-85) in occasione dei 150 anni dalla nascita e 100 dalla morte del compositore. Nel 125° anniversario della morte a Venezia di Richard Wagner (1883), i Wesendonck-Lieder diretti da Inbal, l’Ouverture del Rienzi diretta da Kitajenko e i brani della Götterdämmerung (Siegfrieds Rheinfahrt, Siegfrieds Trauermarsch e Brünnhildes Opfer und Erlösung) diretti da Tate costituiranno il contributo wagneriano della stagione 2007-2008, in attesa del completamento, nel corso delle prossime stagioni, dell’integrale del Ring iniziata nel 2006 e 2007 con Die Walküre e Siegfried e affidata allo stesso Tate con la regia di Robert Carsen. Legata alla ricorrenza wagneriana è anche l’esecuzione della Settima Sinfonia di Bruckner diretta da Myung-Whun Chung: composta fra il 1881 e il 1883 e intessuta di riferimenti wagneriani, contiene nel secondo movimento un intenso e dolente passaggio ispirato dalla notizia della morte dell’ammirato compositore. Alcuni elementi di continuità con le proposte delle scorse stagioni saranno rappresentati dai concerti di Kurt Masur, Dmitrij Kitajenko, Yuri Temirkanov e Eliahu Inbal. Masur, nella sua veste di presidente della Felix-Mendelssohn-Bartholdy-Stiftung di Lipsia, proseguirà con la Quinta Sinfonia (Riforma) e con tre ouvertures il ciclo Mendelssohn iniziato nell’aprile del 2006 con la Terza (Scozzese) e con la Quarta (Italiana). Kitajenko e Temirkanov proporranno nel gennaio e nel marzo 2008 l’Undicesima Sinfonia e il Secondo Concerto per violoncello e orchestra (solista Mario Brunello) di Dmitrij Å ostakoviÄ, aggiungendo un ulteriore tassello al ciclo Å ostakoviÄ iniziato nel 2005 con le sinfonie n. 3 e 7 e proseguito nel 2006 (nei 100 anni dalla nascita) con le sinfonie n. 1, 5, 6 e 10. Inbal eseguirà nell’aprile 2008 Varianti di Luigi Nono, prosecuzione dell’omaggio al compositore veneziano iniziato nella scorsa stagione. In ideale collegamento con il Boris Godunov (versione Å ostakoviÄ) in programma in settembre all’interno della Stagione lirica, Andrey Boreyko dirigerà un concerto dedicato a musiche di Musorgskij e Å ostakoviÄ ispirate alla storia russa del Seicento. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro La Fenice si alterneranno direttori di grande valore: oltre a Eliahu Inbal, protagonista di cinque dei quattordici concerti, torneranno a Venezia Ottavio Dantone, Myung-Whun Chung, Dmitrij Kitajenko, Yuri Temirkanov, Andrey Boreyko, Jeffrey Tate e Kurt Masur. Saliranno per la prima volta sul podio dell’Orchestra della Fenice Yutaka Sado e James Conlon. La programmazione prevede i seguenti appuntamenti: inaugurazione al Teatro La Fenice sabato 3 novembre 2007 (replica il 4) con la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Eliahu Inbal; venerdì 9 novembre 2007 (replica il 10), Teatro La Fenice, ancora Inbal con i Wesendonck-Lieder di Wagner e la Sinfonia n. 5 di Mahler; giovedì 20 dicembre 2007 (replica il 21), Basilica di San Marco, concerto di Natale diretto da Ottavio Dantone con concerti natalizi di Corelli, Torelli e Sammartini e due mottetti per soprano e orchestra di Vivaldi e (in prima esecuzione in tempi moderni) Lotti; sabato 22 dicembre 2007, Teatro La Fenice (concerto fuori abbonamento in collaborazione con Rotary Club e Lions Club Mestre), Sinfonia n. 7 di Bruckner diretta da Myung-Whun Chung; sabato 12 gennaio 2008 (replica il 13), Teatro Malibran, Overture del Rienzi di Wagner, Concerto per oboe di Strauss e Sinfonia n. 11 di Å ostakoviÄ diretti da Dmitrij Kitajenko; sabato 9 febbraio 2008 (replica il 10), Teatro Malibran, Variazioni op. 31 di Schoenberg, Egmont e Sinfonia n. 8 di Beethoven dirette da Yutaka Sado; venerdì 7 marzo 2008, Teatro La Fenice (replica il 9 al Teatro Toniolo di Mestre in collaborazione con gli Amici della musica di Mestre), Sinfonie n. 2 e 3 di Beethoven dirette da Eliahu Inbal; sabato 15 marzo 2008 (replica il 16), Teatro La Fenice, Sinfonie n. 5 e 6 di Beethoven dirette da Yuri Temirkanov; venerdì 21 marzo 2008 (replica il 22), Teatro La Fenice, ancora Yuri Temirkanov con il Secondo Concerto per violoncello e orchestra di Å ostakoviÄ e la Quinta Sinfonia di ÄŒajkovskij; venerdì 28 marzo 2008 (repliche il 29 e il 30), Teatro La Fenice, il Preludio della ChovanÅ¡cina e i Quadri di un’esposizione di Musorgskij e la cantata L’esecuzione di Stepan Razin di Å ostakoviÄ diretti da Andrey Boreyko; venerdì 4 aprile 2008 (repliche il 5 e il 6), Teatro La Fenice, Sinfonie n. 4 e 7 di Beethoven e Varianti di Luigi Nono dirette da Eliahu Inbal; sabato 3 maggio 2008 (replica il 4), Teatro Malibran, Tod und Verklärung di Richard Strauss e brani dalla Götterdämmerung di Wagner diretti da Jeffrey Tate; venerdì 16 maggio 2008 (replica il 17 in collaborazione con gli Amici della musica di Mestre), Teatro La Fenice, la Sinfonia n. 5 e tre ouvertures (Le Ebridi, Melusina e Ruy Blas) di Mendelssohn dirette da Kurt Masur; venerdì 4 luglio 2008 (replica il 5), Teatro La Fenice, un corale per organo di Bach trascritto per orchestra da Schoenberg, la Sinfonia n. 1 di Beethoven e la Sinfonia n. 1 di Brahms dirette da James Conlon; venerdì 11 luglio 2008 (replica il 12), Teatro La Fenice, la Sinfonia n. 3 di Mahler diretta da Eliahu Inbal.
LA RONDINE DI GIACOMO PUCCINI
La Stagione lirica 2008 del Teatro La Fenice si aprirà sabato 26 gennaio 2008 con La rondine, commedia lirica in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami, nella prima, 1917, delle tre versioni del lavoro. Regista del nuovo allestimento, in coproduzione con il Teatro Verdi di Trieste, sarà Graham Vick, Peter J. Davison curerà le scene, Sue Willmington i costumi. Coreografie di Ron Howell. Carlo Rizzi dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice. Fra gli interpreti, Fiorenza Cedolins (Magda), Sandra Pastrana e Oriana Kurteshi (Lisette), Arturo Chacón-Cruz (Ruggero), Mark Milhofer (Prunier) e Stefano Antonucci (Rambaldo). La prima di sabato 26 sarà seguita da sei repliche, il 27, 29, 30, 31 gennaio e il 3 e 5 febbraio. La rondine appartiene al periodo della maturità di Puccini, il quale nel 1913 prese in considerazione l’ipotesi di scrivere un’operetta, forma spettacolare costituita da dialoghi recitati e pezzi cantati, allettato dall’offerta di una cospicua somma di denaro da parte della direzione del Carltheater, teatro viennese specializzato in questo genere. L’attenzione del musicista si concentrò sul secondo soggetto che gli venne proposto: il canovaccio di Willner e Reichert fu tradotto e versificato da Giuseppe Adami nella forma di un libretto italiano tradizionale. La partitura fu completata nell’aprile 1916, dopo l’entrata in guerra dell’Italia e l’opera fu data per la prima volta in campo neutro a Monte-Carlo il 27 marzo 1917 con successo trionfale. In seguito Puccini sottopose questo lavoro a diverse revisioni, ma la versione rappresentata nel 1917 è tuttora la più apprezzata. La vicenda è ambientata in Francia durante il Secondo Impero napoleonico (1852-70). La cortigiana Magda de Civry, mantenuta dal banchiere Rambaldo, conosce durante un festeggiamento a casa propria il giovane Ruggero Lastouc, da poco giunto dalla provincia. Essa lo raggiunge in incognito in un locale parigino e qui si innamora di lui, credendo così di rinnovare una magica avventura del passato. Come una rondine in fuga verso il sole, Magda abbandona il banchiere e va a vivere con Ruggero in Costa Azzurra. A corto di denaro il giovane scrive ai genitori e chiede il consenso a sposare l’amata, che gli viene prontamente concesso. Tuttavia la prospettiva di appartenere totalmente a qualcuno e di dover rinunciare alla vita brillante precedente atterrisce a tal punto Magda che essa, pur desolata, lascia l’innamorato Ruggero, disperato per questa scelta. La trama della Rondine, incentrata sulle istanze modernissime della difficoltà di amare e del primato della realizzazione individuale, contiene evidenti riferimenti a celebri opere del passato, quasi certamente voluti. Si pensi a Sapho (1897) di Massenet, storia dell’amore tra una donna di mondo e un giovane provinciale, che la protagonista alla fine abbandona, alla Traviata (1853) di Verdi, con un tocco di Pipistrello (1874) di Johann Strauss. I primi due primi numeri chiusi del primo atto sorreggono l’arco drammatico dell’intera opera e contengono in nuce gli sviluppi della vicenda, colorando di nostalgia il prosieguo del dramma. La grazia ingenua e sentimentale di tali pezzi iniziali, legata alla primitiva destinazione operettistica, resta tuttavia in sostanziale contrasto con il resto di un lavoro che a tratti ricorda La bohème per la musica brillante e ironica e il ritmo fluido e danzante, «immagine di una visione irrequieta e caleidoscopica della realtà che non tollera interruzioni» (Fedele D’Amico).