Comunicati Archives - Pagina 124 di 137 - Teatro La Fenice

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HUBERT SOUDANT SOSTITUISCE L€™INDISPOSTO MIKKO FRANCK E DIRIGE AL TEATRO LA FENICE MUSICHE DI MOZART E ÄŒAJKOVSKIJ Sabato 5 maggio 2007 alle ore 20.00 (turno S) e domenica 6 alle 17.00 (turno U) al Teatro La Fenice arriva al suo decimo appuntamento la Stagione sinfonica 2006-2007 «Incontri». Sostituendo l’indisposto Mikko Franck, il direttore olandese Hubert Soudant, per dieci anni direttore principale dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo oltre che ospite regolare delle più importanti orchestre europee, australiane e giapponesi, dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice in un programma che prevede nella prima parte la Sinfonia n. 29 in la maggiore KV 201 di Wolfgang Amadeus Mozart e nella seconda la Sinfonia n. 6 op. 74, Patetica, di Pëtr Il’ič ÄŒajkovskij, scritta nel 1893 pochi mesi prima della morte. La pomeridiana di domenica 6 maggio rientra nei progetti «La Fenice per la Provincia» (rivolto ai residenti nella provincia di Venezia) e «Giovani a Teatro». La Sinfonia KV 201, composta da Mozart a 18 anni nell’aprile del 1774 dopo il terzo viaggio in Italia (quello del Lucio Silla, 1772-73), ma anche dopo un breve ma determinante soggiorno nella Vienna di Haydn e Gluck effettuato con il padre nell’estate del 1773, è una delle tre grandi sinfonie salisburghesi che segnano l’ingresso del giovane Mozart nell’età adulta. La maturità di questo lavoro, ormai lontano dalle 8 piccole sinfonie d’impronta italiana del 1772, è evidente nella profonda elaborazione tematica che nutre una scrittura di straordinaria scioltezza ed inventività , piena di prodigi timbrici nell’uso di un organico ridotto, limitato ad archi, oboi e corni. La Sesta Sinfonia di ÄŒajkovskij, Patetica, fu composta fra il febbraio e l’agosto del 1893 ed eseguita per la prima volta il 28 ottobre dello stesso anno a San Pietroburgo, nove giorni prima della morte del compositore. Il titolo Patetičeskaja, suggerito dal fratello Modest, va inteso come «piena di emozione appassionata»: ÄŒajkovskij, che la considerava «la migliore e la più sincera di tutte le mie composizioni», alluse a un programma segreto, intensamente personale e autobiografico, che avrebbe ispirato i suoi quattro movimenti: un Allegro non troppo preceduto da un’introduzione Adagio, un Allegro con grazia in 5/4, un vorticoso Allegro molto vivace e il Finale, contro ogni tradizione scritto in tempo lento (Adagio lamentoso). HUBERT SOUDANT Il direttore d’orchestra olandese Hubert Soudant è stato primo direttore dell’Orchestra del Salzburg Mozarteum per quasi dieci anni. Molto richiesto a livello mondiale, egli ha consolidato la fama di questa formazione orchestrale dandole una connotazione internazionale soprattutto per le grandi interpretazioni in campo sinfonico. Da settembre 2004 il suo ruolo con l’Orchestra del Salzburg Mozarteum è di primo direttore ospite e sempre dall’autunno 2004 è stato nominato direttore principale della Tokyo Symphony Orchestra, oltre ad essere invitato regolarmente come direttore ospite nei principali centri musicali degli Stati Uniti ed Europa. Durante il Festival estivo 2004 di Salisburgo, Hubert Soudant è stato premiato con l’Anello della Città di Salisburgo e la Medaglia d’Oro d’Onore del Land di Salisburgo per il suo contributo artistico alla città . Soudant è nato a Maastricht (Olanda), dove ha studiato prima corno e poi direzione d’orchestra con Jean Fournet. Dopo aver vinto numerosi premi in importanti concorsi internazionali di direzione d’orchestra, tra cui il Von Karajan a Berlino e il Cantelli a Milano, è diventato direttore principale della Nouvel Orchestre Philharmonique de Radio France e dell’Orchestra Sinfonica di Utrecht. La sua brillante carriera internazionale è iniziata come direttore ospite a Parigi, in Germania e come direttore principale dell’Orchestra di Parma, dove nel 1985 è avvenuto il suo debutto lirico. Successivamente ha diretto opere di Verdi e Puccini a Firenze e Bologna. Nel periodo 1985/88 Soudant è stato primo direttore ospite della Melbourne Symphony Orchestra e dal 1994 al 2004 direttore principale dell’Orchestre National des Pays de la Loire. Che si tratti d’opera o di concerti, Hubert Soudant dirige le più prestigiose orchestre europee, tra cui i Berliner Philharmoniker, Bamberger Symphoniker, Wiener Symphoniker. Ha partecipato a festival internazionali quali la Primavera di Praga, Festival di Vienna e il Festival Bruckner di Linz. Nel 1994 Hubert Soudant è stato nominato direttore principale dell’Orchestra del Salzburg Mozarteum. L’interpretazione originale e brillante che egli ha dato del repertorio mozartiano e di opere del periodo classico viennese ha incontrato il favore di pubblico e critica. Entusiastica è stata la risposta anche alla sua versione del repertorio francese, che ama in modo particolare, come pure delle grandi Sinfonie di Bruckner e Mahler. Come direttore lirico, ha riscosso un grande successo non solo con Mozart ma anche, ad esempio, con la Daphne di Richard Strauss. Al Festival di Salisburgo Soudant ha diretto molte splendide matinée dedicate a Mozart, come pure una magnifica Jeanne d’Arc di Honegger alla Grosses Festspielhaus. Molteplici tournée dell’orchestra diretta da Soudant in Europa, Stati Uniti e Giappone hanno ottenuto un’accoglienza trionfale.
WILLIAM CLAXTON - PHOTOGRAPHY IS JAZZ FOR THE EYE Veneto Jazz presenta al Teatro La Fenice di Venezia un nuovo evento espositivo dedicato allo straordinario fotografo americano che ha ritratto i maggiori protagonisti della storia del jazz 2 giugno – 26 agosto 2007 Veneto Jazz ritorna al Teatro La Fenice di Venezia con un nuovo evento espositivo. Dopo il successo della mostra dedicata a MIles Davis nell’ottantesimo anniversario dalla sua scomparsa, l’associazione, che firma una dei più importanti festival jazz italiani, celebra uno dei più grandi maestri della fotografia mondiale, William Claxton, autore di ritratti che hanno contribuito alla memoria e al racconto della storia del jazz. La mostra, realizzata in collaborazione con la Regione del Veneto e con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e curata da Camilla Seibezzi con la direzione artistica di Giuseppe Mormile, è visitabile dal 2 giugno al 26 agosto 2007 e contempla 40 foto in bianco e nero che ritraggono i maggiori protagonisti del mondo jazzistico internazionale, icone della musica afroamericana, ma anche foto di strada che interpretano con maestria insuperabile spirito ed atmosfera di un’epoca, soprattutto dell’America degli anni ’60. Un progetto grandioso che ripropone la formula già collaudata di trasformare gli spazi di un teatro, in questo caso uno dei templi della musica mondiale, in spazio espositivo, invadendo saloni, foyer e caffè, per creare connessioni inedite e un nuovo modo di vivere il teatro. L’allestimento prevede infatti un’immersione totale nello spirito di JAZZ LIFE (il titolo di una della più famose pubblicazioni di Claxton) con proiezioni video e gigantografie, oltre naturalmente al nucleo della mostra che ripropone le opere autografate dall’autore. Per oltre cinquant’anni i lavori di William Claxton hanno abbellito innumerevoli copertine di album musicali e di riviste specializzate. Fra il 1959 e il 1960 ha collaborato con il noto musicologo tedesco Joachim Berendt. Insieme attraversarono gli Stati Uniti sulle tracce della musica jazz. Il tutto ha prodotto una straordinaria collezione di fotografie e registrazioni di artisti leggendari così come di sconosciuti musicisti di strada. L’originario frutto delle loro fatiche è il libro Jazz Life (edito da Taschen), diventato un pezzo da collezione e oggetto di culto per gli appassionati di jazz e fotografia di tutto il mondo, dal quale è stato tratto il corpo principale della mostra, che include foto di Duke Ellington, Ella Fitzgerald, Miles Davis, Muddy Waters, Gabor Szabo, Dave Brubeck, Stan Getz, Billie Holiday, Charlie Mingus, Thelonius Monk, John Coltrane, Charlie Parker, Count Basie e di molti altri. Altre importanti opere sono dedicate al giovane Chet Baker (dal libro Young Chet), spesso mira dell’obiettivo di Claxton che ne ha tratto immagini memorabili, scolpite nel cuore di ogni appassionato. Un viaggio emozionante e poetico nell’anima del jazz, con i toni iconografici del bianco e nero e attraverso lo sguardo a volte intenso, a volte lucido, di un insuperabile maestro della fotografia. William Claxton accompagnato dalla moglie Peggy Moffitt (celebre modella degli anni ’70, anch’ella ritratta in passato dal marito in una serie di famosi scatti) sarà presente all’inaugurazione della mostra, prevista per venerdì 1 giugno 2007, ore 18.30. Il vernissage prevede inoltre un dj set curato da Radio Montecarlo, emittente ufficiale del festival. La mostra “William Claxton – Photography is jazz for the eye” è organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con la Regione del Veneto e con il sostegno di Antoveneta ed Enel. Gli altri partner del festival sono Trivellato Mercedes Benz, Bartolini, Trenitalia e Save. Media partner: Radio Montecarlo, Corriere del Veneto e Italia 7. INFORMAZIONI WILLIAM CLAXTON Teatro La Fenice di Venezia a cura di Camilla Seibezzi 1 giugno – 26 agosto 2007 orario: tutti i giorni, 11.00-17.00 (salvo impegni di produzione del Teatro) ingresso: 5 euro intero, 3 euro ridotto durante l’orario di visite al Teatro: 7 euro intero, 5 euro ridotto UFFICIO STAMPA Quinto Potere Comunicazione Tel. 0424 382727 e-mail: [email protected] Mara Bisinella – cell. 339 6783954 VENETO JAZZ : Tel. 0423 452069, fax 0423 451327 e-mail [email protected] ; www.venetojazz.com
PRESENTAZIONE DEL CONCORSO VETRO ALL€™OPERA GIOVANI DESIGNERS PER LA FENICE Il Teatro La Fenice, in collaborazione con la Facoltà di Design e Arti dell’Università Iuav e il sostegno di Venini, bandisce un concorso d’idee per la progettazione di oggetti in vetro destinati alla vendita e alla promozione dell’immagine del Teatro. Oggetto del concorso sarà lo studio della comunicazione generale del prodotto e della “corporate identity”. Obiettivo principale è promuovere la collaborazione tra istituzioni della città e imprenditoria privata nella realizzazione, grazie al coinvolgimento degli studenti, di nuovi prodotti di merchandising che per design e creatività interpretino il valore culturale e artistico del marchio Fenice. Tutte le fasi di questa attività , dal progetto alla comunicazione, alla produzione, saranno l’esito del lavoro interdisciplinare di docenti e studenti Iuav con la collaborazione del partner Venini. I progetti vincitori, selezionati da una giuria di cui faranno parte rappresentanti Fenice, IUAV e Venini, parteciperanno al workshop, che avrà luogo nelle sedi IUAV e presso la vetreria Venini, per la produzione dei prototipi. Il workshop sarà condotto dal prof. Marco Zito e dal grafico Francesco Messina. Il concorso è stato presentato oggi, giovedì 12 aprile 2007, nelle sale apollinee del Teatro La Fenice, nel corso di una conferenza, in cui sono stati approfonditi gli aspetti culturali e organizzativi alla presenza del direttore artistico Venini Roberto Gasparotto, del direttore del corso di laurea disegno industriale – IUAV Medardo Chiapponi e del Direttore Marketing e Comunicazione del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot.
PRESENTAZIONE DEL CONCORSO VETRO ALL€™OPERA - GIOVANI DESIGNERS PER LA FENICE Il Teatro La Fenice,in collaborazione con la Facoltà di Design e Arti dell’Università Iuav e il sostegno di Venini,bandisce un concorso d’idee per la progettazione di oggetti in vetro destinati alla vendita e alla promozione dell’immagine del Teatro.Oggetto del concorso sarà anche lo studio della comunicazione generale del prodotto e della “corporate identity”. Obiettivo principale è promuovere la collaborazione tra istituzioni della città e imprenditoria privata nella realizzazione,grazie al coinvolgimento degli studenti, di nuovi prodotti di merchandising che per design e creatività interpretino il valore culturale e artistico del marchio La Fenice. Tutte le fasi di questa attività ,dal progetto alla comunicazione,alla produzione,saranno l’esito del lavoro interdisciplinare di docenti e studenti Iuav con la collaborazione del partner Venini. I progetti vincitori,selezionati da una giuria di cui faranno parte rappresentanti Fenice,IUAV e Venini, parteciperanno al workshop, che avrà luogo nelle sedi IUAV e presso la vetreria Venini, per la produzione dei prototipi.Il workshop sarà condotto dal prof.Marco Zito e dal grafico Francesco Messina. Il concorso sarà presentato oggi nel corso di una conferenza,in cui saranno approfonditi gli culturali e organizzativi. Interverranno: Giampaolo Vianello-sovrintendente Teatro La Fenice Roberto Gasparotto-direttore artistico Venini Medardo Chiapponi-direttore corso di laurea disegno industriale-IUAV
COLLABORAZIONE QUINQUENNALE TRA TEATRO LA FENICE E PALAU DE LES ARTS REINA SOFíA PER COPRODUZIONI E SCAMBI DI PRODUZIONI OPERISTICHE Una dichiarazione di intenti con la quale si avvia una collaborazione quinquennale 2007/2011 per scambiare e coprodurre opere del 600 e 700 è stata firmata oggi a Venezia tra il sovrintendente del Teatro La Fenice Giampaolo Vianello e l’intendente del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia Helga Schmidt alla presenza del Presidente della Generalitat Valenciana Francesc CAMPS ORTIZ. In particolare le due istituzioni intendono collaborare per valorizzare il patrimonio musicale veneziano e valenciano, attraverso la coproduzione e lo scambio di allestimenti e di produzioni di opere, spettacoli di teatro musicale e concerti legati ad autori, opere, e temi strettamente connessi con la storia e la cultura dei rispettivi paesi. I primi obbiettivi della collaborazione saranno la coproduzione dell’opera L’arbore di Diana di Vicente Martin y Soler nel corso della stagione 2008/2009 e il riallestimento de La Didone di Francesco Cavalli nella sala Martin y Soler del Palau de les Arts sempre nel corso della stagione 2008/2009. Il Palau e la Fenice si attiveranno per definire compiutamente tempi e modi di collaborazione per i singoli progetti, perfezionando gli accordi per le varie collaborazioni in contratti di coproduzione ed ospitalità , organizzeranno, entro il primo semestre di ciascun anno, un incontro tra le direzioni per concordare i progetti comuni, definire i budget e le modalità di realizzazione degli stessi, dichiarando fin d’ora il comune interesse ad allargare ad Istituzioni musicali e culturali di prestigio internazionale la collaborazione sui singoli progetti.
ERWARTUNG DI ARNOLD SCHOENBERG E FRANCESCA DA RIMINI DI SERGEJ RACHMANINOV AL TEATRO LA FENICE Il terzo appuntamento della stagione lirica 2007 della Fenice, propone, venerdì 16 marzo 2007 alle ore 19,00 al Teatro la Fenice, un inedito dittico dedicato al teatro musicale dei primi del Novecento: Erwartung (Attesa) (1909) di Arnold Schoenberg e Francesca da Rimini (1906) di Sergej Rachmaninov. Repliche domenica 18, martedì 20, giovedì 22 sabato 24 marzo 2007. La regia del nuovo allestimento è di Italo Nunziata, scene e costumi di Pasquale Grossi, maestro concertatore e direttore Hubert Soudant. L’interprete di Erwartung è Elena Nebera nel ruolo di Una donna; gli interpreti di Francesca da Rimini sono: Iano Tamar Francesca, Igor Tarasov nel doppio ruolo dell’Ombra di Virgilio e Lanciotto Malatesta , Sergej Kunaev in quelli di Dante e Paolo. Contributi video per Erwartung tratti dalle opere di Hannu Palosuo, mentre gli autori dei video per Francesca da Rimini sono Marzia Migliora, Elisa Sighicelli e Jacob Kirkegaard. Entrambe le opere vengono rappresentate in lingua originale con sottotitoli in italiano. Erwartung fu composto in quindici giorni nell’estate 1909 su libretto di Marie Pappenheim, poetessa della cerchia di Karl Kraus. La Pappenheim propose a Schoenberg un atto unico con un solo personaggio, che traeva origine da un’esperienza personale: Berta Pappenheim, la “Anna O.”degli Studien über Hysterie di Freud, era infatti sua parente. L’opera consiste in tre brevi scene seguite da un’ampia scena finale. Una donna (soprano) si inoltra in un’oscura foresta alla ricerca dell’amato. Il solo avvenimento concreto, la scoperta del corpo dell’amato ucciso, si verifica relativamente presto: nelle invocazioni del suo ininterrotto monologo si alternano disperazione e speranza, amore e gelosia, e si distingue a fatica tra passato e presente, tra l’amato morto e la vivida memoria di lui. Tema del lavoro è il disorientamento totale a fronte dell’impossibilità della comunicazione umana. Francesca da Rimini, opera in un prologo, due quadri e un epilogo su libretto di Modest Il’ič Čajkovskij, fratello del compositore, è l’ultimo dei tre atti unici di Sergej Rachmaninov, andato in scena al Teatro Bol’šoj il 24 gennaio 1906. L’argomento è desunto dal quinto canto dell’Inferno di Dante. Nell’organizzazione del dramma e orchestrazione si sente l’influenza dell’omonima fantasia sinfonica di Pëtr Il’ič Čajkovskij del 1876, ma non mancano accensioni wagneriane.
NUOVE MUSICHE D€™EUROPA ALLE SALE APOLLINEE DEL TEATRO LA FENICE Sabato 17 marzo 2007 alle ore 19.00 si terrà presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice il concerto «Nuove musiche d’Europa, diversità _8 », che vedrà impegnati I Virtuosi della Fenice (un ensemble cameristico formato da sette prime parti dell’orchestra del Teatro) diretti dal compositore austriaco Gerhard Krammer in un programma di musiche contemporanee in prima esecuzione assoluta o in prima esecuzione italiana. Il concerto è organizzato dalla Fondazione Teatro La Fenice in collaborazione con «Ziel1=Kunst=Ziel1», un progetto internazionale promosso dall’europarlamentare austriaca Christa Prets che ogni anno riunisce a Oslip, in Austria, un gruppo di artisti (pittori, scultori, grafici, musicisti) invitati a portare un loro contributo su un tema legato alle grandi questioni dell’unità europea. Nell’ottobre del 2004 i compositori del workshop presentarono i loro lavori a Venezia in un concerto intitolato «Nuove musiche d’Europa» che inaugurò la Sala Rossi del ricostruito Teatro La Fenice. L’iniziativa si ripete anche quest’anno con questo concerto alle Sale Apollinee (biglietto intero euro 12, ridotto studenti e anziani euro 5), che propone otto brani di giovani compositori dell’Unione europea, intercalati da proiezioni di video registrati durante l’ultimo workshop. Filo conduttore delle composizioni è il tema «diversità _8 » («rumore e armonia», «conflitto e ricomposizione», «unità e diversità »), sviluppato secondo modalità poetiche differenti con organici che vanno dal trio d’archi all’ottetto, con video e base elettronica preregistrata. In programma Z.O.Z. please turn over di Mayke Nas (Paesi Bassi), Open end del lussemburghese Camille Kerger, Oculi universalis della cipriota Maria Andreau, Ruáh di Slavomír Horínka (Repubblica Ceca), Die Linien des Lebens … della veneziana Maria Gabriella Zen, Trio#1 di Nuno Côrtez-Real (Portogallo) Sequenz – ContraSequenz dell’austriaco Gerhard Krammer (direttore e responsabile del progetto) e She came –I will go di Tadeja Vulc (Slovenia) L’ensemble dei Virtuosi è formato da Roberto Baraldi (violino), Daniel Formentelli (viola), Emanuele Silvestri (violoncello), Walter Marosi (contrabbasso), Vincenzo Paci (clarinetto), Roberto Giaccaglia (fagotto) e Andrea Corsini (corno) e Kiki Dellisanti (percussioni) GERHARD KRAMMER Nato nel 1965 a Oberwart, ha compiuto studi musicali, letterari e pedagogici a Oberschützen e presso la Kunstuniversität di Graz. Vive e lavora nel Burgenland. Dal 2001 è direttore musicale degli workshops internazionali «Ziel1=Kunst=Ziel1». Nell’ottobre 2004 ha diretto il concerto di inaugurazione della Sala Rossi al Teatro La Fenice. Le sue musiche sono state tra l’altro eseguite in Austria, Germania, Italia, Belgio, Francia, Lituania, Slovacchia e negli Stati Uniti.
POSTICIPATI DUE CONCERTI DELLA STAGIONE SINFONICA 2006/7 INCONTRI I due concerti della stagione sinfonica 2006/7 Incontri diretti dal maestro Michel Tabachnik inizialmente programmati per sabato 3 marzo e domenica 4 marzo 2007 al teatro La Fenice, rispettivamente in abbonamento turno S e turno U sono stati posticipati a sabato 31 marzo 2007 ore 20 turno S e domenica 1 aprile ore 17 turno U. Il programma rimarrà invariato, l¹Orchestra del Teatro La Fenice eseguirà infatti Eridanos di Iannis Xenakis, Improvvisazione n. 2 per orchestra di Bruno Maderna e la Sinfonia n. 1 in do minore op 68 di Johannes Brahms. Gli abbonati alla stagione sinfonica 2006/7, già tutti informati direttamente dello spostamento di date, potranno assistere al concerto nel rispettivo turno esibendo il normale tagliando di abbonamento.