Non si ferma ed è più ricca che mai la programmazione musicale del Teatro La Fenice che sarà trasmessa nei prossimi giorni in diretta streaming e gratuitamente tramite il sito e il seguitissimo canale You Tube della Fondazione veneziana: i prossimi appuntamenti prevedono un nuovo omaggio a Igor Stravinsky, con L’Histoire du soldat, nel cinquantesimo anniversario della morte del compositore la cui storia è così profondamente intrecciata con la città lagunare; il ritorno di Juraj Valčuha sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, che proporrà Il mandarino meraviglioso di Béla Bartók; la presentazione del libro La tournée del secolo. Toscanini e la straordinaria nascita dell’Orchestra della Scala e infine un grande tributo al legame di Giuseppe Verdi con La Fenice, con un concerto lirico diretto da Riccardo Frizza – dal titolo Verdi e La Fenice – che vedrà solisti d’eccezione quali il baritono Luca Salsi e il basso Michele Pertusi misurarsi con pagine tratte dalle opere scritte dal compositore per il Teatro veneziano.
A cinquant’anni esatti dalla morte di Igor Stravinsky (1882-1971), La Fenice offrirà un nuovo omaggio al grande musicista russo: dopo Le Sacre du printemps, venerdì 16 aprile 2021 ore 17.30 toccherà all’Histoire du soldat, ripresa dell’allestimento proposto lo scorso agosto sul palcoscenico completamente rinnovato del Teatro Malibran, con la direzione musicale di Alessandro Cappelletto e Francesco Bortolozzo nella doppia veste di attore e regista.
Seguirà, sabato 17 aprile 2021 ore 17.30, il ritorno di Juraj Valčuha sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice: il maestro slovacco dirigerà le compagini fenicee nell’esecuzione del Mandarino meraviglioso di Béla Bartók, la celeberrima pantomima in un atto su libretto di Ményhért Lengyel, tra i massimi capolavori dell’espressionismo in musica. L’opera, frequentemente proposta nei cartelloni nella versione ridotta di suite per orchestra, sarà presentata in questa occasione in forma integrale. «La scelta è caduta su questo titolo – commenta Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro La Fenice – non solo per il valore e la bellezza della partitura in sé, ma anche per una particolare ‘corrispondenza’ emotiva: Bartók cominciò infatti a dedicarsi alla scrittura del Mandarino nei mesi immediatamente successivi alla fine della prima guerra mondiale; fu una sorta di ‘ripartenza’, come ci auguriamo possa essere anche questa fase che ci accingiamo a vivere dopo i mesi più difficili della pandemia».
E un’altra felicissima storia di ‘ripartenza’ è quella che Arturo Toscanini rese possibile a Milano con il Teatro alla Scala e la fondazione della sua orchestra: il racconto di quel fatidico 1921 – sono passati da allora cento anni esatti – sarà il tema portante della presentazione del libro La tournée del secolo. Toscanini e la straordinaria nascita dell’Orchestra della Scala (ed. Libreria Musicale Italiana) che si svolgerà sempre in diretta streaming dalla sala del Teatro La Fenice venerdì 23 aprile 2021 ore 17.30, alla presenza dell’autore Mauro Balestrazzi, del sovrintendente e direttore artistico della Fenice Fortunato Ortombina e, in collegamento da New York, del musicologo Harvey Sachs. «Sarà questa una speciale occasione – ha commentato Ortombina –per rievocare anche le numerose e importantissime apparizioni del maestro a Venezia: Toscanini alla Fenice fu protagonista della memorabile Stagione di primavera del 1895, quando diresse Cristoforo Colombo di Alberto Franchetti, Falstaff di Giuseppe Verdi, Le Villi di Giacomo Puccini, l’opera oggi dimenticata Emma Liona di Antonio Lozzi e un concerto sinfonico; tornò in laguna nel marzo 1906 per una coppia di concerti sinfonici, e poi ancora nel 1920 e nel 1921. Risale invece al 1949 il suo ultimo concerto veneziano, quando inaugurò la dodicesima edizione del Festival internazionale di musica contemporanea dirigendo l’Orchestra della Scala in trasferta».
Il legame di Giuseppe Verdi con il Teatro La Fenice di Venezia sarà invece il filo conduttore del concerto lirico in programma sabato 24 aprile, sempre alle ore 17.30, dal titolo Verdi e La Fenice. Ne saranno protagonisti il direttore d’orchestra Riccardo Frizza alla testa di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, e due solisti d’eccezione, il baritono Luca Salsi e il basso Michele Pertusi, che si misureranno con pagine verdiane tratte dalle cinque opere che il compositore emiliano scrisse proprio per il Teatro lagunare: Ernani, Attila, Rigoletto, La traviata e Simon Boccanegra. Nel cast del concerto figurano anche il mezzosoprano Chiara Brunello, il tenore Cristiano Olivieri, il baritono Armando Gabba e il basso Matteo Ferrara; maestro del Coro Claudio Marino Moretti. «Fiumi di parole sono state scritte a proposito dello speciale legame di Giuseppe Verdi con il Teatro La Fenice di Venezia – ha dichiarato il sovrintendente Ortombina – la sala cui destinò il debutto di cinque sue opere. E non poteva che essere così: Venezia fu nella vita del maestro una sala di eccezionale importanza»