Amaro Freitas pianoforte
Amaro Freitas, è ora l’astro nascente del jazz carioca e internazionale per “un approccio alla tastiera così unico da essere sostenente” (Downbeat), creando una musica che è esplorazione stravolgente della tradizione ritmica e musicale brasiliana proiettata verso orizzonti di fulminanti sperimentazioni jazz. L’approccio fortemente jazzistico di Amaro è tanto in debito con le tradizioni del Pernambuco quanto con Coltrane, Parker e Monk. Come a ricercare la sintesi ideale tra Dollar Brand/Abdullah Ibrahim e quel Chick Corea che Freitas indica quale suo principale modello e maestro.
Il nuovo album ‘Y’Y’, pubblicato per la Psychic Hotline Records, vuole essere l’omaggio di Amaro Freitas alla foresta amazzonica e ai fiumi del nord del Brasile, o come lui stesso precisa: “un invito a vivere, sentire, rispettare e prendersi cura della natura, riconoscendola come nostra antenata”
Geniale e raffinato come pochi altri della sua generazione, Amaro Freitas è il presente brillante del jazz brasiliano e il futuro esplosivo del jazz internazionale.
Amaro nasce a Recife in Brasile, un’area ricca di culture e tradizioni che hanno segnato profondamente il prodigioso pianista, il cui approccio persuasivo allo strumento è evidentemente debitore dei ritmi nordestini e della frenesia del frevo e del baião. Con l’uscita dell’album Sankofa la sua fama si è estesa a tutto il mondo attraverso il plauso delle critica internazionale, che ne ha lodato la complessità ritmico-armonica e la sua capacità di conciliare gli elementi più disparati in un caleidoscopio espressivo del tutto personale. Una caratteristica questa, che emerge ancor più nella dimensione del solo, che tende a liberarsi delle forme esistenti per spaziare trasversalmente da reminiscenze delle stride jazz di Tatum, all’impressionismo di Satie, dall’Africa ancestrale, alle rarefazioni percussive del piano preparato di Cage