La nuova star di Venezia Jazz Festival risponde al nome di Gregory Porter, ospite di Veneto Jazz al Teatro La Fenice il 9 luglio, nell’unica data italiana dell’artista per il 2024. Vincitore di due Grammy Awards, ma soprattutto colui che con la sua voce baritonale ed avvolgente ha portato il jazz contemporaneo al grande pubblico, Gregory Porter è oggi un artista internazionale che colleziona successi e sold-out in tutto il mondo, con una platea trasversale affascinata da uno stile che combina jazz, soul e gospel
Gregory Porter voce
Tivon Pennicott sax | corno
Chip Crawford piano
Jahmal Nichols basso
Emanuel Harrold batteria
Ondrej Pivec organo Hammond
Cresciuto a Bakersfield, in California, cita il suono Bakersfield Southern Gospel e la collezione di dischi di Nat King Cole di sua madre, come influenze fondamentali sul suo sound. Porter iniziò a cantare nei jazz club di San Diego mentre frequentava la San Diego State University con una borsa di studio per il football. Alla fine si trasferì a New York City per dedicarsi alla musica a tempo pieno e la sua carriera iniziò a crescere con l’uscita dei suoi primi due album – Water (2010) e Be Good (2012), entrambi nominati ai Grammy. Nel 2013 ha pubblicato il suo debutto alla Blue Note, Liquid Spirit, che è diventato un fenomeno globale, vendendo più di un milione di album e facendo guadagnare a Porter il suo primo Grammy Award con NPR che lo ha dichiarato “America’s Next Great Jazz Singer”. Il seguito del 2016, Take Me To The Alley, ha fatto vincere a Porter il suo secondo Grammy Award e lo ha consolidato come l’artista jazz più emozionante della sua generazione. Nel 2017, Porter ha pubblicato il sentito album tributo Nat King Cole & Me, e nel 2020 è tornato alla sua scrittura originale con l’edificante All Rise, entrambi nominati ai Grammy. L’uscita nel 2021 di Still Rising raccoglieva nuove canzoni, cover, duetti e una selezione dei suoi successi più amati. Nel 2023, ha pubblicato il suo primo album natalizio Christmas Wish.