Affascinato dalla storia inglese, Donizetti scrisse tre opere aventi per protagonista la sedicente ‘Regina vergine’, ritratta come una donna lacerata fra l’amore e la ragion di Stato. Come d’uso a quell’epoca, egli e i suoi librettisti si presero molte libertà con le trame, accentuandone il lato romantico. Mentre in Elisabetta al castello di Kenilworth (1829) e in Maria Stuarda (1834) Elisabetta è innamorata di Robert Dudley conte di Leicester, nel Roberto Devereux, il pannello conclusivo del trittico (1837), l’infelice oggetto della sua gelosa passione è il conte di Essex, da lei fatto decapitare nel 1560. Tuttavia, in conflitto con la realtà storica, nel finale dell’opera Elisabetta comprende di non essere più meritevole di regnare e depone la propria corona.
Direttore Riccardo Frizza
regia Alfonso Antoniozzi
light designer Fabio Barettin
Elisabetta Roberta Mantegna
Sara Lilly Jørstad
Roberto Devereux Enea Scala
Il duca di Nottingham Alessandro Luongo
Lord Cecil Enrico Iviglia
Sir Gualtiero Raleigh Luca Dall’Amico
Un paggio
Emanuele Pedrini (15, 19/9)
Luca Ludovici (17/9)
Un familiare di Nottingham
Carlo Agostini (15, 19/9)
Umberto Imbrenda (17/9)
Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
maestro del Coro Claudio Marino Moretti
con sopratitoli in italiano
Si comunica che la durata di Roberto Devereux è di due ore e 20 minuti:
prima parte un’ora e 5 minuti
intervallo tecnico 10 minuti
seconda parte un’ora e 5 minuti
Non è previsto servizio bar