I nobili volti della musica senza i quali il Teatro non esisterebbe
La storia del Coro e dell’Orchestra del Teatro La Fenice è legata a quella del teatro stesso, centro produttivo di fondamentale importanza che nel corso dell’Ottocento ha presentato prime assolute di opere fondamentali nella storia del melodramma (Semiramide, I Capuleti e i Montecchi, Rigoletto, La traviata).
Nella seconda parte del secolo scorso l’impegno dei complessi orchestrali si concentrò nell’internazionalizzazione del repertorio, ampliato anche sul fronte sinfonico-concertistico (con solisti quali Enrico Mainardi, Mstislav Rostropovič, Edwin Fischer, Aldo Ferraresi, Arthur Rubinstein). Nel corso dell’Otto e Novecento, sul podio dell’Orchestra si susseguirono celebri direttori e compositori: Lorenzo Perosi, Giuseppe Martucci, Arturo Toscanini, Antonio Guarnieri, Richard Strauss, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Goffredo Petrassi, Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Leopold Stokowski, Fritz Reiner, Vittorio Gui, Tullio Serafin, Nino Sanzogno, Ermanno Wolf-Ferrari, Carlo Zecchi, John Barbirolli, Herbert Albert, Franco Ferrara, Guido Cantelli, Thomas Schippers, Dimitri Mitropoulos. Nel 1938 il Teatro La Fenice divenne Ente Autonomo: anche l’Orchestra vide un riassetto e un rilancio, grazie pure all’attiva partecipazione al Festival di musica contemporanea della Biennale d’Arte. Negli anni Quaranta e Cinquanta sotto la guida di Scherchen, Bernstein, Celibidache (impegnato nell’integrale delle sinfonie beethoveniane), Konwitschny (nell’integrale del Ring wagneriano) e Stravinskij, la formazione veneziana diede vita a concerti di portata storica.
Negli anni, si sono susseguiti sul podio veneziano i più celebri direttori d’orchestra, tra i quali ricordiamo ancora: Bruno Maderna, Herbert von Karajan, Karl Böhm, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Eliahu Inbal, Seiji Ozawa, Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung (protagonista della doppia inaugurazione della stagione 2012-2013 con Otello e Tristan und Isolde e di molte altre successive inaugurazioni con Simon Boccanegra, Un ballo in maschera, Macbeth, Don Carlo, Fidelio e Falstaff, oltre che di numerosi eventi della Stagione Sinfonica e concerti di Capodanno).
Alfonso Caiani
Andrea Chinaglia
Raffaele Centurioni
Roberta Ferrari
Roberta Paroletti
Maria Cristina Vavolo
È una formazione stabile i cui componenti sono selezionati con concorsi internazionali. All’impegno nella programmazione operistica del Teatro (in sede e fuori) esso ha progressivamente affiancato una crescente presenza nel repertorio sacro, sinfonico e cameristico. Oggi costituisce un punto fermo anche nella programmazione sinfonica della Fenice e svolge attività concertistica in Italia e all’estero sia con l’Orchestra della Fenice che in formazioni autonome o con altri complessi orchestrali. Nell’ultimo dopoguerra ne hanno curato la quotidiana preparazione Sante Zanon, Corrado Mirandola, Aldo Danieli, Ferruccio Lozer, Marco Ghiglione, Vittorio Sicuri, Giulio Bertola, Giovanni Andreoli, Guillaume Tourniaire, Piero Monti, Emanuela Di Pietro, Claudio Marino Moretti. Attualmente preparatore è Alfonso Caiani. Tra i direttori con i quali il Coro ha collaborato in tempi recenti si annoverano Abbado, Ahronovitch, Arena, Bertini, Campori, Chung, Clemencic, Dantone, Ferro, Fournier, Gardiner, Gavazzeni, Gelmetti, Horvat, Inbal, Kakhidze, Kitajenko, Maazel, Marriner, Melles, Muti, Oren, Pesko, Prêtre, Santi, Semkov, Sinopoli, Tate, Temirkanov, Thielemann. Il repertorio spazia dal sedicesimo al ventunesimo secolo. Fra le incisioni discografiche ricordiamo Il barbiere di Siviglia con Claudio Abbado e Thaïs di Massenet con Marcello Viotti. Fra i più significativi impegni degli ultimi anni, l’Oratorio di Natale e la Messa in si minore di Bach con Riccardo Chailly e Stefano Montanari, il War Requiem di Britten con Bruno Bartoletti, la Messa da Requiem di Verdi con Myung-Whun Chung, Intolleranza 1960 di Luigi Nono e Lou Salomé di Giuseppe Sinopoli con Lothar Zagrosek, Alceste di Gluck con Guillaume Tourniaire, due concerti monografici dedicati ad Arvo Pärt e a Ives, Cage e Feldman con Claudio Marino Moretti, le prime esecuzioni assolute del Requiem di Bruno Maderna, del Killer di parole di Claudio Ambrosini con Andrea Molino, di Aquagranda di Filippo Perocco e delle Baruffe di Giorgio Battistelli. Nel 2018 il Coro ha inaugurato la stagione concertistica della Konzerthaus di Berlino eseguendo, a fianco della Konzerthausorchester e con la direzione di Juraj Valčuha, la Messa da Requiem di Verdi.