In questo momento di estrema difficoltà, in cui molte istituzioni culturali sono ferme o le loro attività sono ridotte e tutti gli esercizi commerciali e turistici sono in grande affanno, il Teatro La Fenice, consolidando il suo ruolo culturale e sociale, ha voluto dar spazio alle voci di alcune attività produttive e di alcuni sostenitori. Sono state coinvolte realtà ben radicate in città, già legate al Teatro per eventi come la FeniceinPiazza o per l’adesione alla Fenice Card.
Nasce così il progetto Fotogrammi veneziani, una rassegna di brevissimi video registrati all’interno del Teatro e destinati ai social.
Lunedì 15 febbraio, l’intervento del Sovrintendente Ortombina aprirà la rassegna anticipando gli altri ventun appuntamenti, verrà infatti trasmesso un video al giorno dal martedì al giovedì per sei settimane, un appuntamento da non perdere su tutti i social del Teatro La Fenice.
Molte le testimonianze contenute in Fotogrammi veneziani, che si susseguiranno con la seguente programmazione: Gelateria Al Todaro – Claudio Vernier, Hotel Danieli- Gianrico Esposito, Camera di Commercio – Stefania Stea, Caffè Florian – Stefano Stipitivich, The Gritti Palace – Paolo Lorenzoni, Generali- Paolo Montagni, Caffè Lavena – Massimo Milanese, Baglioni Hotel Luna – Gianmatteo Zampieri, Bellussi Spumanti – Enrico Martellozzo, Ristorante Do Forni – Eligio Paties, The St. Regis Venice – Patrizia Hofer, Mavive Profumi Venezia – Marco Vidal, Harry’s Bar – Arrigo Cipriani, Fondazione Enzo Hruby e Musica con Le Ali – Carlo Hruby, Caffè Quadri – Raffaele Alajmo, Pasticceria Rosa Salva – Antonio Rosa Salva, Taverna La Fenice – Gennaro Florio, Associazione Musikamera – Sonia Finzi, Rubelli Tessuti – Alessandro Rubelli, Associazione Amici della Fenice – Barbara Valmarana.
Ad accompagnare i partecipanti lo scrittore Alberto Toso Fei in alternanza con il Direttore Generale della Fenice Andrea Erri, ideatore del progetto; a tutti i soggetti coinvolti è stato chiesto di raccontare la propria idea di rinascita – termine insito nel nome evocativo Fenice – e il loro rapporto con il Teatro.
I video di apertura e di chiusura sono stati riservati al Sovrintendente Fortunato Ortombina, che ha sottolineato come Venezia, fragile e bellissima, si sia sempre rialzata dopo tutte le difficoltà che l’hanno colpita e che ancora una volta, come la Fenice, saprà trasformare le limitazioni imposte dalla contingenza in una sfida per poter crescere, migliorare, trovare nuove soluzioni, sempre alla luce della modernità, della sperimentazione che l’ha contraddistinta fin dalla sua origine. Il Sovrintendente ha così concluso: «L’arte è da sempre un motore di sviluppo economico, per la ripartenza di Venezia dobbiamo essere tutti uniti, sono certo che riusciremo a riprendere più vigore di prima solo se ci rialzeremo tutti insieme, con la forza che nasce sempre dallo scambio di idee».