Si è chiuso con oltre 27.000 presenze (e il 40% di vendita dei biglietti on line), con un +23% rispetto al primo anno, la seconda edizione del festival ’Lo spirito della musica di Venezia’, organizzato dalla fondazione Teatro La Fenice di Venezia.
Il bilancio della manifestazione, che si è aperto il 27 giugno e ha proposto 60 spettacoli in 35 giorni, in una quindicina di sedi, è stato illustrato oggi dal sovrintendente della Fenice, Cristiano Chiarot. “Dobbiamo premettere – ha esordito Chiarot – che la ’fabbrica’ della Fenice non chiude, ma continua a lavorare, con le visite, con i due concerti di oggi ai Frari, con le due uscite a Bassano e con la preparazione con le compagnie delle tre opere ’Traviata’, ’Trovatore’ e ’Inganno felice’, che proporremo dal 27 agosto.
“Ciò detto – ha osservato -, devo dire che il festival quest’anno è andato molto bene. Abbiamo cercato, in conformità con gli obiettivi che ci ha dato l’amministrazione comunale, di dare un’immagine che ci contraddistingua dagli altri festival: una visione europea, per dare, in questa stagione in cui la città ospita numerosi turisti stranieri, l’opportunità di proporre spettacoli, al pomeriggio o alla sera, che puntino su qualità e contenuti, piuttosto che sulla facile spettacolarità”.