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Nella laguna travolta dagli scandali politici, un esempio virtuoso: la fondazione lirica della città ha i conti a posto, un alto numero di recite e spettatori e una stagione di qualità.

Tutto il Teatro La Fenice oggi si unisce all’unanime cordoglio per la perdita di un ineccepibile talento della cultura italiana contemporanea.

Il regista Emir Kusturica, impegnato nelle riprese e nel montaggio del suo ultimo film, la cui realizzazione sta subendo ritardi, ha chiesto alla Direzione del Teatro La Fenice di spostare di alcuni mesi il progetto legato alla riduzione lirica del romanzo Il ponte sulla Drina di Ivo Andrić.

«La prima assoluta della Traviata alla Fenice fu un successo, è una battaglia che da tempo combatto per ristabilire una verità storica a fronte di un falso che continua ad essere perpetuato: spero che l’opportunità mediatica offerta dall’inaugurazione della stagione 2014 del Teatro alla Scala possa servire a ristabilire la verità».

Anche l’Opera ha subito gli effetti della crisi. Ma alcuni teatri hanno saputo attrarre spettatori: i più bravi Venezia, Bari e Napoli.

Si è chiuso con oltre 27.000 presenze (e il 40% di vendita dei biglietti on line), con un +23% rispetto al primo anno, la seconda edizione del festival ’Lo spirito della musica di Venezia’, organizzato dalla fondazione Teatro La Fenice di Venezia.

vi proponiamo questo articolo, apparso poche ore fa sul sito del Wall Street Journal, in cui si analizza la situazione delle Fondazioni lirico sinfoniche italiane, evidenziando il ruolo positivo avuto in questi anni dal nostro Teatro.